Ghana
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Il Ghana (nome ufficiale, Republic of Ghana) è una Repubblica Democratica, di circa 25,5 milioni di abitanti che confina a ovest con la Costa d’Avorio, a nord con il Burkina Faso, a est con il Togo e a sud con il Golfo di Guinea.

Tra le maggiori città, oltre alla capitale Accra (composta da oltre 6 milioni di abitanti), vanno segnalate Kumasi (composta da circa 1,5 milioni di abitanti), situata nella zona meridionale, ove si colloca il 50% dell’industria della lavorazione del legno dell’intero Paese; Sekondi-Takoradi (composta da circa 450.000 abitanti), posta nel sud-ovest del Paese, che presenta anch’essa un settore industriale molto sviluppato per quanto concerne la lavorazione del legno e del compensato; infine Tamale (composta da circa 360.000 abitanti) che costituisce il maggiore centro amministrativo e commerciale del nord del Ghana.

La popolazione è in prevalenza cristiana (69%), è presente una minoranza musulmana (15,9%) mentre parte della popolazione segue culti tradizionali (8,5%).

La lingua ufficiale del Paese è l’inglese.

Il Ghana è stato il primo Paese dell’Africa sub-sahariana a liberarsi dal dominio coloniale. Gli inglesi ne avevano fatto una colonia nel 1874. Il dominio coloniale inglese è stato, per diversi aspetti, contrastato e caratterizzato, per un verso, dalla resistenza del regno indigeno Ashanti e, per altro verso, da un’amministrazione decentralizzata e frazionata nei diversi distretti in cui era stato ripartito il territorio del Ghana, allora chiamato “Costa d’Oro”.

Dotata di un proprio Governo dal 1954, la Costa d’Oro ha raggiunto l’indipendenza nel 1957 col nome di Ghana (ghana significa «re guerriero»). In particolare, l’indipendenza dagli inglesi è stata raggiunta il 6 marzo 1957 sotto la guida di Kwame Nkrumah del Convention People’s Party (CPP); il suo governo è caduto con un colpo di Stato nel 1966, a seguito di una deriva totalitaria.

Oggi il Ghana è una Repubblica costituzionale presidenziale.

La Costituzione del 1992 (Constitution of the Republic of Ghana n. 282/1992) risale alla fine dell’epoca del governo militare che è succeduto a Nkrumah e, in particolare, alla presidenza di Jerry Rawlings, quale Capo del Consiglio Provvisorio di Difesa Nazionale.

Dal 2000, le elezioni democratiche hanno determinato una pacifica alternanza al potere dei partiti del New Patriotic Party (NPP) – di matrice liberale – e del National Democratic Congress (NDC) – di centro sinistra.

Il Ghana gode inoltre di una posizione strategica in Africa occidentale, con facile accesso ad uno dei mercati più grandi del continente. La sua posizione geografica, cosi come la sua stabilità politica, ne fanno un naturale crocevia per il commercio e gli investimenti. Il Ghana, come molte altre nazioni africane, negli ultimi decenni ha investito in infrastrutture, strade e costruzioni, preparandosi a cogliere nuove ed importanti opportunità.

Gli italiani sono stati presenti sin dall’inizio, quando solo pochi imprenditori avevano dimostrato di essere pronti a rischiare in questo Paese. Oggi, dopo così tanti anni in prima linea, è impressionante pensare a quello che gli italiani hanno realizzato e stanno realizzando : ospedali, scuole, strade, dighe e molto altro ancora, sono una vera dimostrazione di impegno e professionalità. L’eccellenza italiana nelle costruzioni è testimoniata da importanti progetti quali ad esempio la diga di Akosombo che ha formato il lago Volta, il lago artificiale più grande al mondo. È con questo spirito che le imprese italiane in Ghana, oggi giocano un ruolo chiave nell’economica locale.

Rapporto fra Italia e Ghana

Per quanto riguarda i rapporti bilaterali con l’Italia, tra le principali iniziative a sostegno dello sviluppo, si segnala:

  • l’ Accordo tra l’Italia e il Ghana per la cancellazione del debito bilaterale per un valore di circa 34 milioni di €uro;
  • l’entrata in vigore il 5 luglio 2006 della Convenzione Italia/Ghana per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire l’evasione fiscale (firmata il 19 febbraio 2004);
  • il programma di sostegno al settore privato, denominato Ghana Private Sector Development Facility (GPSDF)5 del 2003, tramite il quale il Ministero degli Affari Esteri italiano alimenta una linea di credito per un importo complessivo di 11 milioni di €uro;

L’iniziativa prevedeva oltre alla creazione di una linea di credito a favore delle Piccole e Medie Imprese (PMI) del Ghana (privilegiando le aziende che si caratterizzano per l’occupazione locale e femminile, l’operatività nei settori agro-alimentare, industriale, turistico e ambientale; il collegamento con cittadini ghanesi residenti in Italia o con investitori italiani che partecipano nel capitale di un’impresa ghanese), la fornitura di assistenza tecnica alle stesse nell’ottica di migliorare la tendenza all’internazionalizzazione ed attività di capacity building.

Si segnala, peraltro, che sono attive nel Paese le organizzazioni non-governative italiane “Ricerca e Cooperazione” e “Cospe”, i cui progetti sono volti ad aumentare.

L’Italia e il Ghana mantengono ottime relazioni bilaterali, consolidate dalle missioni politiche ai massimi livelli che hanno contraddistinto gli ultimi mesi.

Il 17 luglio 2015 il Presidente del Ghana Mahama ha partecipato alla giornata nazionale a Expo Milano, evento nel quale il Ghana è stato presente nel Cluster “Cacao e del Cioccolato”, e preso parte a un business forum.  Alla visita ha fatto seguito una missione ad Accra, nel dicembre 2015, degli allora Vice Ministro (attuale Ministro) dello Sviluppo Economico Calenda e del Sottosegretario (attuale Vice Ministro) agli Esteri Giro. Nei primi giorni di febbraio 2016, infine, il Presidente del Consiglio Renzi ha compiuto la prima missione in Ghana di un premier italiano.

In Ghana è presente una dinamica comunità imprenditoriale italiana, in parte stabilitasi alcuni decenni orsono, operativa nei settori dell’edilizia, della produzione e commercializzazione di cacao e legname. Investimenti recenti spaziano dal settore degli idrocarburi (Eni), alla coltivazione di piante e arbusti per la produzione di bioenergia, a impianti produttivi nel settore dell’alluminio, alla ristorazione e ai trasporti. Terreno fertile per l’intensificazione dei rapporti in campo economico-commerciale è stato offerto dal programma di sostegno al settore privato “Ghana Private Sector Development Fund” (GPSDF), finanziato dalla Cooperazione italiana, che ha accordato alle PMI ghanesi linee di credito agevolate.

Nel 2015 le esportazioni italiane in Ghana hanno raggiunto i 204,5 milioni di euro, con un aumento su base annua del 28,7%. Le macchine, gli apparecchi e i congegni meccanici hanno costituito il 22,6% delle nostre esportazioni in Ghana, seguiti dagli apparecchi e materiali elettrici (9%), dai combustibili minerali, oli minerali e prodotti della loro distillazione (8,2%) e dalle autovetture (6%).

Nel 2015 le importazioni italiane dal Ghana hanno sfiorato i 344,6 milioni di euro, con una contrazione su base annua del 35,9%. La principale voce delle importazioni italiane dal Ghana è stata rappresentata dai combustibili minerali, oli minerali e prodotti della loro distillazione (70%), seguita dal cacao e sue preparazioni (15,7%).